Giovedi, 25 aprile 2024 - ORE:06:06

Realtà aumentata e personal computer a portata di occhio: arriva Google Glass

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Realtà aumentata e personal computer a portata di occhio: arriva Google Glass

Google Glass: Wearable electronics

E’ questa la nuova frontiera dell’ingegneria informatica, del digitale e dell’analisi ed elaborazione di dati. Un dispositivo con un HMD (head mounted display) rende possibile interagire con la realtà di tutti i giorni approcciandovisi in un modo mai visto prima, o meglio già visto ma mai così a portata di mano. Anzi, di occhio. Perché ciò che c’è di rivoluzionario nei Google Glass non è solamente l’estesa capacità di analizzare dati e di modificarli in tempo praticamente reale (come un qualsiasi altro attuale PC ), ma è rappresentato anche e soprattutto dalle dimensioni e dalla loro praticità: i Google Glass sono un personal computer, ma sono anche degli occhiali. Perché lo schermo sta tutto in una frazione della lente destra, nella porzione in alto a destra, dove l’utente potrà richiamare, con il solo tono della propria voce, un vero e proprio schermo, con tanto di desktop e molteplici funzionalità: come spiegano i tecnici del Google X Lab, che hanno sviluppato e realizzato il progetto, con semplici e colloquiali espressioni inglesi si potrà far effettuare ai Google Glass quello che prima si faceva con il clic del mouse o con la tastiera: questo nuovo approccio presenta per l’utente un grosso vantaggio, in quanto il dispositivo lascia libere entrambe le mani; lo schermo si può richiamare in modo pratico, istantaneamente, con un solo comando vocale; il concetto è semplice: basta dire ciò che si vuole fare anteponendo sempre alla nostra frase “Ok glass”. In questo modo il PC capisce che vogliamo interagire con lui e provvederà a soddisfare le nostre richieste.

Smartwatch free
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Le applicazioni

I Google Glass sono in grado di svolgere le principali funzioni che assolve ogni personal computer o smart phone, infatti per il nuovo gioiello del colosso Google i media hanno già coniato il termine “smart glasses”, veri e propri occhiali intelligenti. Con i dovuti accorgimenti sul linguaggio da utilizzare, semplice, spontaneo e naturale, i Google Glass provvedono a registrare video, scattare foto, utilizzare Google Now, utilizzare la funzione hangout di Google+, cercare su internet ( naturalmente via Google! ) informazioni testuali ma anche materiale multimediale come foto, tradurre la propria lingua in moltissime lingue diverse, inviare messaggi di testo ai propri contatti, effettuare previsioni meteo giornaliere e addirittura fornire dettagli sui voli in partenza dai principali aeroporti. Tutte queste funzioni da inserire su un supporto piccolo e decisamente insolito hanno costretto gli sviluppatori a ripensare il concetto di software e di applicazione, addirittura rivalutando l’essenza del personal computing.

Schermata 2013-04-23 a 16.15.11I modelli

Il prototipo dei Google Glass, presentato al Google I/O tenutosi presso San Francisco ( California, USA ) a giugno 2012, è costituito da una montatura sottile e leggera, estremamente flessibile ma non per questo poco resistente. Oltre alle consuete lenti, sulla destra è apposto il dispositivo responsabile della proiezione dello schermo. Le montature sono già disponibili in ben cinque colori (charcoal, tangerine, shale, cotton, sky). A breve verranno avviati alla produzione anche modelli disponibili per lenti corrette. Le lenti dei Google Glass sono comunque dotate già da adesso di un pratico filtro per i raggi solari.

La distribuzione

Al momento è in programma un release di Google Glass agli sviluppatori software, per permettere una migliore comprensione delle reali potenzialità informatiche e commerciali del prodotto. Al momento quindi non si parla ancora di distribuzione all’utenza generalizzata ma solo a quella del settore. I Google Glass saranno resi disponibili agli sviluppatori probabilmente già a maggio, alla cifra orientativa di 1500 dollari l’uno. Nonostante ciò, l’amministrazione Google ha lanciato una campagna pubblicitaria in cui un qualsiasi utente avrebbe potuto vincere un prototipo Explorer Edition – questo il nome del modello pensato per gli sviluppatori – qualora fosse stato selezionato in relazione alla spiccata originalità di un suo tweet corredato dell’hashtag #ifihadglass.

Schermata 2013-04-23 a 16.19.01Pro e contro

Sebbene il progetto del Google X Lab risulti accattivante, innovativo e decisamente rivoluzionario per quanto riguarda la nostra concezione di informazione e dei metodi con i quali cerchiamo di ottenerla e modificarla, ci sono anche voci fuori dal coro degli apprezzamenti. C’è chi sostiene che il dispositivo riesca a violare o a minare in qualche misura la privacy individuale e quella delle altre persone, in quanto potrebbero essere inavvertitamente spiate o controllate contro ogni loro volontà.
Secondo alcune leggi nazionali o di alcuni distretti regionali l’utilizzo dei Google Glass dovrebbe essere, se non proibito, almeno limitato in determinati ambiti e situazioni sociali. Da un punto di vista medico, non sono ancora chiare le quantità e la natura delle radiazioni a cui l’utente degli smart glasses viene esposto, così come non si conoscono quelle che investono chi gli sta vicino.

Il futuro

Dispositivi simili sono già stati sviluppati ed applicati in campi altamente specializzati delle scienze, come la medicina e l’ingegneria in tutte le loro vaste branche. Questa è però la prima volta che un’azienda di così largo impatto mediatico e di così importante peso economico e finanziario decide di impiegare parte delle sue risorse destinate alla ricerca in un dispositivo HMD pensato per un utilizzo quotidiano per ogni persona, a prescindere dalla sua professione o dalle sue inclinazioni.Google-Glass-How-It-Feels-001
Google Glass è simbolo di un’era informatica ma anche sociale che si sta avviando sempre più alla digitalizzazione e all’ampliamento del modo di pensare e reperire l’informazione: per l’appunto quando si parla di Google Glass si parla di una meta-realtà, di un mondo che passa per un intermediario tra la realtà, la fonte d’informazione, e l’utenza, il fruitore dell’informazione, il quale quindi non esplora l’ambiente circostante con i soli cinque sensi, ma con un range di potenzialità estremamente ampliato dagli smart glasses, che gli presentano una gamma di informazioni ed un ventaglio di possibilità di interazione con le informazioni stesse che mai prima d’ora aveva avuto a disposizione in modo così immediato, pratico, semplice e veloce: stiamo varcando la soglia dell’era della realtà aumentata.



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