Giovedi, 18 aprile 2024 - ORE:00:07

Istruzione 2.0. Quando arriverà in Italia?

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Spesso, entrando in una scuola italiana, troviamo sempre la verde, sporca e fedele lavagna con gessetti, che accompagna ogni giorno milioni di studenti. Proprio così, nel 2012, l’istruzione italiana è rimasta alle lavagne. Non solo dal punto di vista materiale, ma ci limitiamo a trattare solo quest’aspetto.

Se da una parte la lavagna sembra un qualcosa di obsoleto, per molti versi i libri e le penne lo sembrano ancor di più. Se ai più tradizionali potrà sembrare una autentica oscenità, al giorno d’oggi PC e tablet sono potenziali strumenti che possono essere dedicati all’istruzione, a partire dalle scuole elementari fino alle università. Sebbene nello studio universitario, già da qualche anno, tablet, proiettori e materiale digitale ed informatico vengono ampiamente usati durante le lezioni o come strumenti di comunicazione, ne osserviamo una quasi totale mancanza nelle scuole dell’obbligo.

A cosa possono servire tablet e proiettori a scuola? Come possono sostituire i vecchi e pesanti libri? Innanzitutto, la diffusione degli ebook digitali, quasi totalmente usati per libri commerciali, possono sostituire in modo intelligente i vecchi libri. I vantaggi sono molteplici. Se da un punto di vista funzionale possono indurre i bambini ad avvicinarsi allo studio con strumenti ad hoc (i programmi per l’istruzione sono già oggi presenti in discreta quantità), potranno portarsi dietro, sempre e ovunque, tutti i loro libri in formato elettronico con grande comodità. Non solo, gli studenti potranno affrontare i loro esercizi in modo interattivo grazie a immagini, video 3D, quiz, prendendo note e molto altro.

Anche l’aspetto  economico ha i suoi vantaggi. Un ebook digitale ha un costo discretamente contenuto. Si va dagli 80€ fino ai 600€ dei più costosi (e completi) tablet. Il vantaggio risiederebbe, più che altro, nell’acquistare libri elettronici. Per l’editore verrebbero azzerati costi di produzione e di trasporto/spedizione. I libri, che possono essere comodamente acquistati da Internet, disponibili istantaneamente per gli studenti. Non è assolutamente da escludere, però, ulteriori convenzioni ad hoc per gli studenti. Non dimentichiamo, che la spesa media delle famiglie italiane per i libri scolastici è di circa 468€ a famiglia.

Un primo tentativo di rivoluzionare l’istruzione è stato messo da poco in atto dalla Apple. Il colosso di Cupertino, ha recentemente presentato software estremante interessanti come iTunes U e iBooks 2. Grazie ad iTtunes U e, è possibile accedere a corsi scolastici di qualsiasi argomento, grazie al proprio iPhone, iPad o iTouch. iBooks, invece, è un software per la lettura e il commercio di libri elettronici. In America il servizio sembra aver avuto già un buon avvio.

Quando riusciremo a vedere qualcosa di simile anche qui in Italia?



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